Vestimi d'oro!
L'oro è sacro e profano. E’ importante ricordarne l’immagine letteraria, mitologica e simbolica, la sua capacità di trasformare tutto, di essere l’equivalente della ricchezza. Barthes, linguista e semiologo francese, sostiene che l’oro abbia una “proprietà più intellettuale che simbolica”, che sia un segno in grado di funzionare come linguaggio. Esso è lusso allo stato puro, è unicità e rarità elementi che nella moda vengono sintetizzati dal potere della marca. Qualche stagione fa lo abbiamo visto su passerelle scintillanti, declinato su abiti completamente total gold, quasi a voler fare il verso alla crisi dilagante. Oggi, con la ripresa economica alle porte, lo rivediamo sprizzare ottimismo in dettagli e accessori che impreziosiscono il daily look. È il ritorno dello stile ladylike, della compostezza percorsa da una sensualità sotterranea. L'eleganza torna a pieno diritto nei nostri armadi con i suoi dettagli preziosi, i pizzi e gli accessori.Vip dress per il party di Carnevale
Qual è il vestito giusto per il tuo party di Carnevale? E' la domanda più frequente che ti sei posto nelle ultime settimana e se non sei riuscito a trovare una soluzione puoi ispirarti al look delle celebrities che hanno calcato le scene dei party più cool. Mariah Carey e il suo compagno Nick Cannon hanno optato per uno "sweet look", lei biscotto con gocce di cioccolato e lui latte fresco; Cindy Crowford e suo marito hanno interpretato i divi di una rock band anni '80; John Legend e Chrissy Teigen in un'atmosfera da Far West sono un rude cow-boy e un'indifesa squaw. Atmosfere fiabesche per Jason Biggs e la sua compagna e per Kim Kardashian e Jonathan Cheban che per il loro travestimento di carnevale si sono ispirati rispettivamente al "Mago di Oz" e "Cappuccetto Rosso". Seguici su Facebook e Twitter e scopri la nostra proposta per il tuo carnival party!Una vita a pois!
Il polka dots pattern che oggi impazza sulle passerelle, nasce all’inizio degli anni ’30 con il diffondersi in tutta l’Europa e in America del ballo nato alla fine dell’Ottocento in Cecoslovacchia, la polka appunto. Pois in formato micro e macro andavano a posarsi su chiffon, sete e georgette.
Negli anni ’50 il polka dot smette di essere appannaggio unico della moda femminile e va ad arricchire il guardaroba dei bambini e le cravatte da uomo.Bianco, rosa e nero sono le nuance del momento. La Pop Art, negli anni ’60 ne fa il suo leitmotiv, nei comic strip dipinti su tela da Roy Lichtenstein.
Dopo l’assenza di un decennio ricompare negli anni ’80 esasperando le forme, i colori e gli utilizzi degli anni Cinquanta. Dal 2000 fino ad oggi, il polka dot è stato molto presente nella moda assumendo tratti e connotazioni diverse. Dettaglio ironico su fusciacca o fiocco per capelli, contestualizzato in figure geometriche a contrasto, protagonista indiscusso, su giacche, tops e accessori.